L’acrocoro del monte Mammicomito si sviluppa per circa 4 chilometri parallelo alla costa ionica, ad una decina di chilometri nell’entroterra a margine delle serre calabresi. La sella naturale entro cui sorge Pazzano lo separa dal monte Consolino.
La cima più elevata raggiunge i 1040 metri e domina una inattesa quanto spettacolare radura perfettamente livellata: i Piani di rufo (detto anche piano dei Lacchi, o de’ castagnari). Si tratta di una striscia pianeggiante lunga un chilometro della larghezza di che supera il centinaio di metri, un tempo coltivata, ora adibita a pascolo. Questa zona è raggiungibile solo a piedi, risalendo i ripidi pendii e attraversando i boschetti di lecci che la circondano. Nel pianoro e ai margini dei boschetti in aprile e maggio si assiste alla fioritura di una ventina di specie di orchidee spontanee, e di numerose altre specie di interesse naturalistico.
Guardando verso il mare si vedono i tratti bassi delle quattro fiumare (Assi, Stilaro, Precariti, ed Allaro) che scendono a raggiera sul versante est del monte Pecoraro. La stessa visuale abbraccia per centinaia di chilometri la costa jonica a nord e a sud di Punta Stilo. Dalla sommità del monte Mammicomito, guardando verso monte, si domina la parte alta dello Stilaro e si intuisce la posizione (e di inverno si intravede) della cascata del Marmarico.
Al limite nord del Mammicomito, a strapiombo sull’abitato di Pazzano, si trova il monte Stella, sovrastato dalle antenne dei ripetitori radiotelevisivi. Proprio da questa posizione si può godere il panorama sui tre paesi del Consolino: Pazzano in basso, Stilo sulla destra e Bivongi sulla pendice sinistra.
Poco più in basso la Grotta di Santa che si spalanca in superficie con due diversi ingressi dai quali si può accedere indifferentemente, anche se il superiore ha da sempre rivestito la funzione di imbocco principale. Da una semplice osservazione della planimetria della grotta se ne può dedurre la origine tettonica. La cavità si è infatti formata lungo alcune marcate fratture nella roccia calcarea, disposte tra loro in modo pressoché parallelo.
Esattamente sopra e attorno all’ingresso superiore sono sorti, nel corso degli ultimi 4-5 secoli, edifici e opere architettoniche che hanno contribuito alla sua monumentalità.
La cavità deve la sua importanza alla funzione religiosa svolta nel corso dei secoli.
A partire dall’VIII secolo i primi monaci greci salirono in questa grotta (e nelle altre grotte, laure, presenti anche sul vicino monte Consolino) per vivere la più macerante e severa ascesi anacoretica.
La vita di questi contemplativi ci venne così riassunta da p. Francesco Russo: «La Grotta non era altro che una escavazione naturale nelle pendici della montagna; un rifugio per proteggersi dalle intemperie: in essa si trovava una cuccetta, uno stipetto al muro; […]. Il cibo era costituito da quello che le pendici del monte producevano spontaneamente, mentre le mortificazioni corpora li erano addirittura inaudite».
Da Eremo, di vita intensamente anacoretica e rigorosa, S. Maria della Stella diviene Monastero (minore), Gronda di San Giovanni Theresti coi Normanni e tale rimane per alcuni secoli.
L'esigenza di dare rinnovati contenuti spirituali alle varie Congregazioni religiose - specie nel Mezzogiorno - indusse il Papa a sopprimere le piccole e striminzite comunità conventuali. Sul finire del XVII i monaci basiliani, dopo secoli di vita ascetica fervida, si allontanano da S. Maria.
Oggi l'eremo di Santa Maria della Stella svolge ormai un ruolo di rilevanza per tutta la Calabria, essendo una testimonianza millenaria della fede del popolo di Dio. La sua gradinata consumata testimonia la presenza di tanti pellegrini e turisti che varcano la grotta più grande della Vallata dello Stilare alla ricerca di un senso da dare alla vita. Non a caso l'ateo o l'agnostico arrivati 'all'inizio della grotta con sorpresa si interrogano. In essa si esercita il culto alla Madre di Dio, venerata con il titolo di Madonna della Stella. Il conventino del 1700, ospita su prenotazione piccoli corsi di esercizi spirituali e incontri culturali e sociali significativi.