Il borgo di Mongiana è posto a circa 1000 m di altezza s.l.m., sul colle Cima, alle falde del monte Pecoraro, nell’alto bacino del fiume Allaro.
La cittadina inizia a prender forma nel 1768, quando vengono costruite le prime case per ospitare gli operai impiegati nelle ferriere. Il suo sviluppo urbanistico, a differenza di altre realtà contemporanee, non è frutto di progettazione organica. Questa soluzione ha evitato di rendere l’abitato un’appendice esclusiva delle fabbriche.
Così, dopo la chiusura di quest’ultime, il paese ha continuato a sopravvivere grazie allo stretto legame che Mongiana ha conservato con l’ambiente circostante. Lungo l’attuale via Corso Vittorio Emauele III, sono ancora oggi riconoscibili, seppur ristrutturate e modificate, quelle che erano le abitazioni degli operai.
La cellula abitativa tipo prevedeva al piano terra una stanza che fungeva da cucina; una scala che si raccordava con il piano superiore adibito a stanze da letto, mentre la legnaia, alla quale si accedeva tramite una botola inserita nel pavimento, si trovava sotto la cucina. Insieme alle abitazioni più popolari, sono presenti, nel piccolo centro, fabbricati di più ampio respiro architettonico, come ad esempio la casa del Comandante, la Caserma, o il palazzo Morabito che mettono in evidenza la parte nobile del tessuto urbanistico del borgo, sviluppatosi in maniera spontanea.
Circondata da fitti boschi e aree naturalistiche di grande pregio, Mongiana, è oggi conosciuta come la sede dell’ultima industria siderurgica della Calabria. Per molto tempo, tra vicissitudini varie, il piccolo centro, nato e cresciuto intorno all’industria, è stato il nucleo della produzione del ferro, di manufatti e armi per lo Stato. Qui furono costruite le rotaie per la prima ferrovia italiana (seconda in Europa), la famosa “Napoli-Portici”, e tutte le rotaie della linea ferroviaria che raggiungeva Bologna. Il famoso fucile da fanteria, denominato “Mongiana”, fu realizzato proprio in queste fabbriche.
Nel 1811, sotto il governo dei Francesi, il piccolo centro viene elevato al rango di comune, affiancato a quello di Fabrizia, con il nome di Fabrizia-Mongiana. Con il ritorno dei Borbone al governo del Regno, Mongiana diviene frazione di Fabrizia, per poi conquistare l’autonomia solamente nel 1853 con Decreto Regio del 06 dicembre 1852.